Preparare le barrette portafavo (top-bar)

Il primo passo per allestire l’arnia Warré è predisporre i porta-favo, ecco una piccola guida.

Warré l’abate scriveva:

«Ogni modulo deve contenere otto portafavo. Questi portafavo hanno le seguenti dimensioni: 9 x 24 x 315mm. I portafavo sono fissati sulle scanalature con una piccola punta metallica,  come quelle che usano i vetrai. Questi porta-favo sono poi distanziati di 3,6 cm da centro a centro. Ai lati di ciascuno di essi c’è uno spazio di 1,2 cm per il passaggio delle api. Vi è pure una distanza di 1,2 cm tra il portafavo esterno e la vicina parete. Questo passaggio permette la costruzione completa dei favi.»
(tratto da “L’apicoltura per tutti” – per gentile concessione di Ed.Montaonda, Pag. 85)

Detto più semplicemente: il modulo dell’arnia del popolo ha una “luce” interna di 30cm e all’interno si posizionano otto barrette portafavo (in inglese “top-bar”). Lo spazio tra una barretta e l’altra e le pareti dovrebbe essere secondo Warré di 1,2 cm.

Il processo è il seguente:

  1. Prendere le misure e predisporre i chiodi
  2. Fare gli inviti di cera
  3. Riposizionare le barrette pronte

Le barrette vengono prima posizionate per verificare le dimensioni [Fig.1], poi temporaneamente inchiodate [Fig.2].Successivamente vengono tolte e preparate con gli inviti.

Ecco l’occorrente per preparare le barrette da mettere nei moduli:

  • blocco di cera (bastano 200 gr per 96 barrette = 2 arnie)
  • pennello
  • vecchio pentolino per sciogliere la cera
  • una o due barrette da usare come guida
  • bicchiere d’acqua fredda
  • taglierino/cutter

Per poter mettere la cera col pennello, è necessario avere due barrette: quella su cui creare l’invito e quella da usare come guida. Quella che si usa come guida conviene bagnarla con uno straccio molto umido in modo che la cera non si attacchi alla guida ma solo alla top-bar.

Il numero di pennellate di cera liquida determina lo spessore dell’invito.

Le barrette qui fotografate hanno una scanalatura centrale che può essere usata o per far meglio aderire la cera liquida o per inserire un foglio cereo acquistato e poi fissato con una pennellatina di cera.
Noi abbiamo adottato la tecnica più semplice che richiede l’uso della cera in blocco.

I passi da seguire sono:

  1. sciogliere la cera e tenerla calda (ma non deve bollire, una volta ben scaldata si può spegnere il fuoco perchè rimarrà calda per fare almeno 40 barrette) [Fig.2,3,8]
  2. bagnare con l’acqua la barretta-guida e posizionarla perpendicolarmente alla barretta su cui creare l’invito [Fig.4]
  3. passare col pennello sulla barretta facendo più passate [Fig.5]
  4. aspettare qualche istante, nel frattempo predisporre la seconda barretta
  5. appena asciutta, staccare la cera dalla barretta-guida [Fig.6]
  6. ripetere fino termine delle barrette
  7. con il cutter rifinire le barrette
  8. recuperare la cera tagliata e rimetterla nel pentolino

A questo punto, avendo già messo i chiodini ed avendo tagliato le teste con una tenaglia per permetterne l’uscita, avendo numerato le barrette portafavo ed avendo messo la cera, le barrette possono essere semplicemente posizionate nei moduli.

6 commenti su “Preparare le barrette portafavo (top-bar)”

  1. Grazie, e’ descritto molto bene! Io ho fatto più o meno nella stessa maniera, ma gli inviti che ho ottenuto sono più’ spessi e più bassi di quelli nelle tue immagini. Sara’ uguale?

    1. Ciao Roberto, secondo me la parte più importante è l’attaccatura, che siano ben radicati gli inviti alla barretta.
      Se poi è più lunga o meno la vela, non credo cambi granché.

      Forse io potevo risparmiare un po’ di cera anche.

  2. Pingback: Barrette con inviti di cera o di legno ? – Apicoltura con l'arnia Warré

  3. Ciao..ma se io avessi solo la barretta senza scanalatura centrale come posso fare? Intendo dire ,la vela si può fare ugualmente?

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